Novembre con Baba Yaga

Novembre è un mese denso di atmosfere, c'è meno luce, le foglie cadono, il freddo si insinua, i colori diventano più intensi anche se gli alberi si spogliano, l'odore nell'aria può essere di castagne, di giuggiole, di umidità, c'è la notte dei morti, in cui le due realtà si possono mischiare più facilmente. Novembre ovvero Nove Ombre, la sua parola suggerisce anche questo significato suggestivo. Nove numero di grande simbologia alchemica, per nove giorni Demetra percorre il mondo alla ricerca della figlia Persefone, nove sono i gradi del trono imperiale cinese, nove le porte che lo separano dal mondo esterno, nove sono i cieli buddhisti.Nove è la cifra sacra della Dea Luna, nove sono i mesi della gestazione, nove le Muse. E Ombre, il lato oscuro, inquietante e misterioso della Vita. Novembre mi sembra perciò un mese giusto per entrare nella Foresta buia e pericolosa dove vive la Grande Baba Yaga, strega, fata, donna, spirito, sciamana, maestra, guida, da secoli e secoli, della crescita e della Trasformazione umana. La favola è presa dal Libro Donne che corrono coi lupi, e il capitolo che ne parla si intitola: "Il recupero dell'intuito come iniziazione" Una bimba Vassilissa viene catapultata nel Territorio della pericolosa e imprevedibile Maga che vive in una casa a forma di gallina che si muove sulle sue due zampe. In questa casa la giovane dovrà recuperare il Fuoco, che in casa sua si era spento, ma questo comporta rischi.....grandi rischi. Baba Yaga ha radici russe, una terra da millenni collegata al femminile e alla profondità dell'anima, che se anche tormentata da regimi violenti e brutali che hanno stritolato tanti aspetti vitali, potenti e nutritivi di questi territori, resta una realtà di magia di conoscenza di energia pronta a Risvegliarsi.

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