DPGC-Tecnica Trasformativa del Passato

     DPGC-Tecnica Trasformativa del Passato

Trovare il Potere Interiore non rende superiori, ma più intensi e veri

Questa meravigliosa tecnica energetica permette di contattare il passato e di cambiarlo, portando nelle nostre memorie cellulari, le energie affettive di cui avevamo bisogno e che per un lungo periodo non si sono attivate. Con il DPGC si cambia l’atmosfera del nostro passato e si inizia a sperimentare emozioni di sicurezza, protezione, riconoscimento, amore verso se stessi e possibilità infinite.

Possibilità uguale a Potere Interiore.

Soluzioni Diverse per vedersi e sentirsi con amore e fiducia
Il DPGC permette di scoprire che le esperienze brutte vissute nel passato  hanno soluzioni diverse, e queste soluzioni possono essere attivate dentro di noi.
Il cervello non distingue fra realtà reale e realtà virtuale, pertanto immaginare cose diverse, sentendo le emozioni, crea nel cervello uno stato di attivazione specifico per quella esperienza. In questo modo si creano esperienze diverse per diventare persone diverse.

Alla Ricerca del Futuro perduto
Solo se c’è connessione con energie elevate, positive, evolute è possibile entrare in risonanza con tutte le possibilità che ci offre la vita.
        Dove c’è costrizione e correzione non c’è connessione.
Grazie al DPGC andiamo alla ricerca del nostro futuro perduto, quello che saremmo stati se fossimo stati amati, riconosciuti, compresi, ascoltati.






Le esperienze dolorose del passato creano un mondo interno ricco di fantasmi, ombre, senso di deprivazione e di fallimento, povertà e l’idea che si debba vivere con uno stato d’animo soffuso, sempre un po’ triste e insoddisfatto o addirittura molto triste e insoddisfatto.


Mondo Interno




Trascuratezza
Violenza domestica assistita o subita





















Il DPGC permette di cambiare queste energie negative e stagnanti e di creare un’atmosfera accogliente, gioiosa, confortevole, aperta alla vita e alle esperienze.
               Come avrebbe dovuto essere.










“Io faccio fatica a contattare il mio Mondo Interiore, a mantenere la concentrazione su di esso.”
L’ippocampo, importante struttura della memoria, risente molto della deprivazione affettiva e della sofferenza portandone le conseguenze anche in età adulta.
Abituarsi alla sofferenza cronica mantiene gli ormoni dello stress attivati costantemente e questo crea problemi di memoria e di attenzione, irritabilità e nervosismo, problemi del sonno.
Persone con tali problematiche fanno molta fatica a contattare il loro mondo interiore perché non riescono a stare calme e tranquille in ascolto di loro stesse: stare in relazione con se stessi crea ansia, tensione e rifiuto; e così viene bloccato l’accesso alla realtà interiore, che è quella che poi in realtà crea la realtà esteriore.
Lavorare con il DPGC permette di scoprire facilmente le “storie di copertura”, che hanno oscurato per tutto questo tempo la nostra vita.
Con le storie di copertura ci siamo sempre nascosti dietro a meccanismi di difesa poco evoluti e poco adatti a portare gioia nella nostra esistenza.

Il senso narcisistico di autoimportanza è in realtà un modo per continuare ad affermare la propria nevrosi e le proprie paure. Mettersi in contatto con il proprio mondo interiore permette di contattare la propria umiltà, che non è sottomissione, ma modestia amorevole, che aiuta a rompere il guscio della narcisistica autoimportanza, che imprigiona e blocca.
 Rompere lo specchio dell’autoimportanza e del vittimismo (due facce della stessa medaglia), permette di procedere oltre i propri limiti.

Autoimportanza è un aspetto fondamentale quando si è piccoli dove abbiamo il DIRITTO di sentirci amati e riconosciuti.
Ma poiché non ci è stato permesso di viverlo nel momento giusto, da grandi ci rifugiamo in un senso disfunzionale di autoimportanza più o meno inconscia.
L’autoimportanza, da adulti, porta facilmente al sentirsi disconnessi, non capaci di sentire amore per la vita e per le cose che si fanno, poiché essa ha una lama di sottile disprezzo per tutto, soprattutto per se stessi, ovviamente non riconosciuto.

L’autoimportanza porta alla autocontemplazione, spesso collegata a vittimismo. Queste sono modalità di
                                          difesa narcisistica,
In cui si rimane costantemente autoriferiti e non si cambia, si rimane fissi e stratificati.
La difesa narcisistica è una difesa precoce e molto profonda che permette di sopravvivere in situazioni di deprivazione affettiva molto frequenti nello stile affettivo occidentale. Situazioni molto frequenti e molto negate e minimizzate dagli adulti. 
La difesa narcisistica è una modalità molto difficile da smantellare poichè nasce in epoca precoce e continua nel tempo, se i genitori non vengono aiutati a mettere in discussione il loro modo di amare. E' creata da un attaccamento insicuro, con spesso al centro la Vergogna. 
Gli adulti di riferimento hanno creato situazioni relazionali in cui non ci sente apprezzati, riconosciuti, compresi, ma rifiutati e giudicati, se non si è come vogliono loro. Sono adulti che danno attenzione ed importanza ai traguardi invece che ai bisogni del bambino, che si abitua a non avere risposte e sostegno su aspetti per lui vitali.
Così il Bambino rimane celato dentro poiché il Genitore rifiuta la parte bisognosa ed emotiva, impara a sentirsi non amabile, né importante, diventando un Adulto, simile ai suoi genitori, intollerante agli stati affettivi propri e altrui, soprattutto dei bambini, e così il ciclo continua, ripetendosi.

                                                    STOP







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